Si è conclusa domenica 25 febbraio , con grande partecipazione del pubblico cittadino e non solo, la mostra di cui riportiamo di seguito la scheda informativa a cura degli organizzatori.
La mostra, attraverso la documentazione raccolta dal figlio Roberto, racconta la storia del ferrarese Bruno Merighi, che, come tanti altri giovani italiani, viene richiamato alle armi e parte per il fronte il 28 gennaio 1942 e il 12 ottobre di quello stesso anno partì per la Russia. Il percorso, a cura del figlio Roberto, racconta quel percorso drammatico di guerra che vide tanti giovani italiani finire vittime dell’impreparazione dell’esercito fascista, del freddo impensabile che li accolse, delle rappresaglie sovietiche ed altri, come Bruno, avere la fortuna di tornare a casa in Italia. Ma proprio mentre egli pensava di avere raggiunto la salvezza in Italia, venne accolto dall’8 settembre e dalla occupazione tedesca. Anche Bruno, come altri 600.000 e più italiani, conobbe la deportazione nei campi di lavoro allestiti dai nazi-fascisti per chi non avesse voluto collaborare con loro e con i fascisti che erano tornati al potere, dopo il 25 luglio e l’incarcerazione di Mussolini, grazie alla occupazione tedesca.
Documenti, fotografie, e una serie di cartine che contestualizzano e precisano il lungo viaggio di Bruno, preparate dagli alunni della classe III D scuola secondaria di I grado “Dante Alighieri” di Sant’Agostino; anno scolastico 2015/16, coordinate dal professor Davide Pizzotti.
L’allestimento si deve a Elena Ferraresi ed Antonella Guarnieri. L’iniziativa è aperta al pubblico.